Emilio Longoni

“Per gestire il presente e programmare il futuro non bisogna dimenticarsi del passato”

Emilio Longoni rappresenta la quarta generazione in attività dal deposito marchio Mollificio Lombardo nel 8 marzo 1932.

Da allora, quando in una piccola bottega nel centro storico di Milano il Comm. Emilio Longoni – nonno dell’attuale Amministratore Delegato – introdusse l’uso di macchine automatiche in una tradizionale attività artigianale, la famiglia è rimasta alla guida di quella che oggi è un’eccellenza dell’industria produttiva italiana.

Una realtà come poche, che racconta di una visione in costante evoluzione, capace di leggere i tempi, adattarcisi e stimolarli.
“Non sono molte le aziende di medie dimensioni a poter vantare una così lunga e proficua attività”, sottolinea Longoni. “Per questo sono andato a cercare materiale storico inerente l’impresa ed ho scoperto cose affascinanti e interessantissime che saranno oggetto di una mostra e, probabilmente, di un piccolo museo aziendale”.

Tesoriere da diversi anni dell’associazione ANCCEM (Associazione Nazionale Costruttori Componenti Elastici Metallici) e socio dell’organizzazione LIONS – Club Internazionale, oltre che Membro di Consiglio di svariate altre Associazioni, Emilio Longoni è oggi a capo e anima di un’impresa familiare la cui gestione negli anni ha assunto una connotazione marcatamente manageriale, con il totale coinvolgimento e la responsabilizzazione dei dipendenti e l’orientamento all’export.

“Tra i tanti obiettivi che ci poniamo penso che quello più fondante e urgente sia soddisfare le esigenze dei più importanti settori merceologici nazionali e internazionali sviluppando con tecnologie sempre più smart e sostenibili, puntando con forza al raggiungimento dell’eccellenza. La sfida è resistere alla tentazione di imitare le multinazionali e concentrarsi sui consumatori che apprezzano il Made in Italy e che riconoscono l’alta qualità della manifattura italiana, mescolata alla flessibilità ed inventiva. È fondamentale ragionare in termini di Customer Loyalty e vedere nella relazione con i clienti uno spazio per costruire un rapporto di fiducia e fedeltà. Per far questo occorre a mio avviso smettere di pensare di essere solo dei fornitori e sentirsi ed agire da PARTNERS, orientandosi a quel pensiero che porta alla qualità emozionale, ovvero la capacità di stupire e di cogliere le esigenze del cliente prima ancora che le esprima”.

Eccellenza e capitale Umano

Cambiano gli approcci e con questi le parole con cui definirsi: il concetto di qualità lascia spazio al più ampio e universale concetto di eccellenza.
Innanzitutto nel rispetto di un codice etico aziendale, a seguire nei rapporti umani, nel servizio di consulenza tecnico commerciale, nella ricerca di efficienza, negli acquisti di materia prima, nel rispetto dell’ambiente e di una sostenibilità importantissima per le generazioni future.
Secondo Longoni eccellenza è ciò che ingloba e amplia il concetto di qualità: ricercare il massimo nei rapporti, nelle condivisioni, nelle performance, nei materiali utilizzati, nei trattamenti, nei rivestimenti, nei controlli è alta qualità a 360 gradi, insomma, l’eccellenza deve essere introdotta in tutta la filiera gestionale di una azienda, ottimizzando e snellendo processi e di conseguenza riducendo i costi.
In questo sistema risultano indispensabili il coinvolgimento, la comunicazione, la motivazione, il rendere partecipi dell’attività industriale i propri collaboratori.
Le risorse umane rappresentano la continuità del progetto aziendale e il loro coinvolgimento è di pari (se non addirittura superiore) importanza di implementazione di tecnologie, ricerca e sviluppo.

“Mi interessai a questo approccio che fonda sulla gestione delle risorse umane, nel controllo informatico, nell’industrializzazione dei macchinari, nei metodi di lavoro e nella condivisione dei risultati, quando ancora in Italia aderivano in pochi.

C’era un pioniere di queste idee “nuove” che teneva dei corsi e mio padre ebbe l’intuito di iscrivermi, così entrarono a far parte della filosofia aziendale, ovviamente i corsi non bastano, certi metodi ed approcci li devi avere “dentro” nel tuo DNA.
Così il mio avvento ha coinciso con una riorganizzazione aziendale che amo definire dal basso, ossia con un coinvolgimento importante dei dipendenti e un’ottimizzazione delle risorse. Ovviamente tutto ciò non sarebbe stato possibile se non avessi avuto al mio fianco alcuni storici Collaboratori a consigliarmi.
Longoni tiene particolarmente alla formazione tecnica del personale e al suo coinvolgimento in azienda attraverso l’organizzazione di corsi, incontri e riunioni periodiche a tutti i livelli: dai dirigenti agli operai, affinché’ tutti si sentano parte integrante di un progetto comune e ne condividano i risultati.

“Destiniamo il 3% delle ore lavorate alla formazione: ciò induce una partecipazione positiva dei dipendenti ai nostri progetti, concorrendo al miglioramento qualitativo dell’azienda.

Un atteggiamento condiviso anche dai miei predecessori, per cui la società è sempre stata pervasa da uno spirito di fedeltà e di correttezza da parte dei dipendenti.

Il valore sul quale puntiamo è quello della familiarità. Tendiamo a valorizzare le nostre risorse umane e ad assumere i familiari dei dipendenti creando così una forte motivazione ma anche un vivo senso di partecipazione al progetto aziendale”.

Segno del successo di questa vision è il fatto che, scorrendo la monografia dedicata ai “75 anni di molle in famiglia”, si legge che 280 collaboratori sono rimasti in azienda per ben 36 anni, includendo spesso due o tre generazioni della stessa famiglia.

Affiancando a questa filosofia che mette al centro l’Umano, il coniugare qualità e business e l’adeguarsi alle nuove tecniche di gestione quali il “banchmarking” la Customer Satisfaction, il “co-design”, il “consignment stock”, “kanban” – per nominarne alcune – Emilio Longoni ha portato l’azienda a conquistarsi la sua fetta di mercato e divenire un marchio riconosciuto per la grande qualità dei prodotti, le alte prestazioni e un servizio eccellente.

Sostenibilità

Emilio Longoni dirige l’azienda attuando importanti politiche focalizzate su ambiente e sostenibilità.

Dal rifacimento del tetto del capannone attraverso l’impiego di materiali tecnologici concepiti per contribuire ad abbassare l’inquinamento atmosferico, all’installazione nell’angolo ristoro per tutti i Collaboratori di nuove macchine a basso consumo energetico, alla scelta di fornirsi di bicchierini e delle palettine smaltibili nell’organico.

Scelte responsabili sono anche la dotazione ai dipendenti di borracce termiche per l’acqua e l’inserimento in tutti i reparti e uffici delle grandi piante verdi.

MOLLIFICIO LOMBARDO: Produzione, Mercati, Sedi

Emilio Longoni guida con orgoglio questa azienda di origini milanesi, specializzata nella produzione di molle, componenti elastici meccanici e particolari tranciati, che ha il suo core business nel settore automotive, ma serve anche settori come, l’elettromeccanico, medicale, informatica, aereospaziale, giocattoli, elettrodomestici, meccanica in genere, irrigazione, et cetera.

Per dare risposte ad aziende o a piccole officine che necessitano di molle da catalogo in tempi brevi e piccoli quantitativi è nata DIM s.r.l., azienda per la Distribuzione Immediata di Molle, che ha come servizio vincente per il cliente la spedizione in 24 ore, con un magazzino composto da oltre 2000 articoli.

Il mercato estero assorbe la maggior parte della produzione e le esportazioni avvengono in Messico, Brasile – dove è stato recentemente creato Mollificio Lombardo do Brasil, un polo produttivo nello stato del Parana – Cina e India oltre naturalmente all’Europa e agli Usa sui quali ci stiamo concentrando ultimamente.

Al riguardo Longoni tiene a sottolineare che non si tratta di una delocalizzazione, poiché l’elevata qualità e la conformità dei componenti elastici per il mercato europeo ed extra europeo è garantita esclusivamente dallo stabilimento italiano di Carvico.

La definisce piuttosto una “localizzazione” che consente al team di lavoro di seguire e servire direttamente in loco il promettente mercato brasiliano.

Strategica è stata la decisione di Longoni di rendere il Mollificio Lombardo parte di una rete di imprese – Teamwork – per penetrare nel mercato tedesco dell’automotive.

“Teamwork è un gruppo di imprese lombarde caratterizzate da una spiccata complementarietà produttiva, nato per integrare le potenzialità di ciascun aderente a partire da una comune base di eccellenza e un impegno fondato sull’inventiva e la professionalità” sottolinea Longoni, che si conferma una figura visionaria, avveniristica e vincente.